Quel che successe dopo mi accompagna come il ricordo più bello della mia adolescenza, stavo vivendo un sogno...una donna e che donna! mi aveva abbassato i pantaloni e mi stava tenendo il cazzo in mano..ero completamente rapito da quel turbine di sensazioni forti che solo il sesso può dare..tutto quello che riuscii a fare prima di sborrarle in mano sussultando come un cammello infoiato, fu di cercare un appoggio che mi permettesse di non perdere l'equilibrio..cadendo rovinosamente a terra, così "impastoiato" come mi trovavo,da pantaloni e mutande che mi impedivano non poco.. le mie mani trovarono così appoggio sul suo petto..mio Dio! le stavo toccando le tette...avvenne tutto molto rapidamente e completamente fuori dal mio controllo...lei accennò il gesto di abbassare il capo verso il pezzo di carne dura e vibrante che teneva fra le mani per prendelo in bocca, non ne ebbe il tempo...si portò le mani alla bocca e le ripulì golosamente con la lingua...fu allora che la baciai per la prima volta..stringendola a me con tutta la forza del mio giovane corpo, con le nostre lingue che si cercavano intrecciandosi in un turbinio di sensazioni paradisiache in cui il sapore e l'odore muschiato del mio sperma legato alla sua saliva costituivano la quint'essenza della libidine, distillata a quel fuoco di natura che unico fra gli elementi formativi dell'essere ne rende libera la sua massima espressione...ma questa è un'altra storia.La storia quella vera ebbe inizio da quel bacio, fu come passare dalla scuola elementare all'università..dalle aste ai massimi sistemi,fu quel che da quel momento in poi confermò la mia unica e vera "vocazione" ossia l'esser chiamato ad indagare i misteri della fica mai pienamente compresi ; ancor oggi dopo una vita "dedicata" continuo a svelarne di nuovi che tra stupore e sorpresa mi fanno pienamente comprendere quanto immenso sia e poco navigato questo immenso "mare". Iniziai così la mia navigazione su una "nave squola" che meglio non avrei potuto desiderare, quel pomeriggio dopo essersi ricomposta e aver controllato accuratamente che non vi fossero schizzi del mio sperma sui nostri indumenti mi congedò molto gentilmente dicendomi: "tra un po arriva mio marito...è meglio che tu ora vada..preferisco che non ti trovi qui...dai ti aspetto domani" mi accompagnò alla porta tenendomi per mano congedandomi con un bacio sulle labbra. Non mi diressi subito verso casa..camminavo senza meta come sospeso su una nuvola..nella mia testa c'era un solo pensiero..lei, il suo culo le sue tette, le labbra carnose..e la sua lingua nella mia bocca, mi si erano aperte le porte del paradiso, li a poche centinaia di metri da casa mia e il giorno successivo si sarebbero nuovamente aperte. Non ricordo se quella notte la passai pensando a lei o se mi addormentai come un sasso, comunque fosse son certo che il mio unico scopo di esistere fu quello di ripetere l'esperienza in attesa del giorno successivo, e fu sera, poi mattino e finalmente pomeriggio.

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